La Sirenetta

"Il vero amore soffre e tace. L'amore è la molla del cuore. Amare è adempiere la volontà della natura"

Carta d'identità

NOME: Sirenetta

DATA DI NASCITA: 1995

MATERIALE: legno, stoffa

ALTEZZA: 1,10 m

PESO: 3 kg

SU DISEGNO DI: Luigi Veronesi

SPETTACOLI: La Sirenetta (1987), sceneggiatura di Gianni Colla, dalla fiaba di H. C. Andersen

CURIOSITÀ: "Assomiglio alle altre sirene dello spettacolo, come le mie sorelle e la nonna. Ma se si osserva bene, si noterà che i loro visi sono dipinti in modo diverso e che la nonna ha una parrucca grigia invece che bionda!"

Da dove vengo

Lo spettacolo debutta a Milano nel novembre del 1987 al Teatro delle Marionette di Via degli Olivetani come novità assoluta della stagione 1987/88. Gianni Colla lo presenta nel doppio ruolo di sceneggiatore e interprete di Andersen, introducendo la celeberrima fiaba tanto ricca di verità umane. Si tratta dell’ultima sceneggiatura di Gianni, in cui si avverte, quasi profeticamente, il suo addio alle scene. Nel 1995 il copione viene rielaborato dalla nipote Stefania Mannacio Colla. Le musiche sono di Ugo Nastrucci, eseguite e registrate dallo stesso autore. Dello spettacolo, mai più ripreso in trent'anni, non esistono ulteriori rappresentazioni.

Gianni Colla, Cosetta Colla e Luigi Veronesi

La mia famiglia ha una lunga tradizione, che risale all'Ottocento. Nel 1946 Gianni Colla (1906-1998) creò una tra le prime compagnie specializzate nel pubblico di bambini e adolescenti, caratterizzata da un'interazione inedita tra attori e marionette. Negli anni, Gianni e la figlia Cosetta hanno continuato a esplorare nuove forme espressive, mantenendo viva la passione per un teatro coinvolgente ed educativo.

Umani e marionette

Come in tutte le storie che mi hanno preceduta quali l'Histoire du soldat, La regina della neve, Il drago, anche per il mio spettacolo Luigi Veronesi ha collaborato a una superba realizzazione scenica.

Le marionette astratte, stilizzate, essenziali, sembrano teoremi estetici; i volti sono privi di lineamenti e l'artista accentua il valore metafisico della narrazione.

Il movimento

Sono una marionetta di legno, ma in me pulsa un'anima. I miei movimenti, guidati dalla semovenza, sono come incantesimi che trasformano le parole in immagini viventi. Il testo è la mia magia, e io ne sono l'interprete.

La mia storia

Il mare

Dove l’acqua è profonda, azzurra come i petali dei fiordalisi e trasparente come cristallo purissimo, il popolo del mare è governato dal re, mio padre. La mia famiglia vive in un bellissimo palazzo insieme a mia nonna, una saggia sirena che ama raccontare storie meravigliose.

Lo scambio

Ho collocato nella mia aiuola la statua di un giovane che mi ricorda un principe di cui sono innamorata. Non m'importano i privilegi della vita sott’acqua: il castello di corallo e d’ambra, le stelle marine, le ostriche, io non voglio una vita senza amore. La Strega del mare mi darà un corpo di donna in cambio della mia voce.

Una fine lieta?

La mia storia è molto famosa e tutti sappiamo che purtroppo non è a lieto fine: il principe sposa una vera principessa e sono destinata a trasformarmi nell'eterna schiuma del mare.

Ma in fondo se la fine è piena d'amore è comunque lieta.

Le mie parole d'amore e di tristezza

"La bella nave affondava e con lei il giovane principe, ma io ne gioivo perché pure lui sarebbe sceso giù al mio fianco, ma poi mi ricordai che gli esseri umani non possono vivere a lungo negli abissi marini e allora indifferente al pericolo di essere schiacciata dalle enormi travi, riuscii a raggiungere il giovane principe quando le forze gli venivano meno e i suoi bellissimi occhi stavano per chiudersi".

"In questo momento tu stai navigando sopra di me, mio bel principe, tu che io amo più di mio padre, di mia nonna, che riempi i miei pensieri, alle cui mani vorrei affidare la felicità della mia vita. Io farò di tutto per conquistare te e un'anima immortale".

"Addio, nonna adorata. Non c'è per me felicità più grande che sentirti parlare del mondo sopra il nostro mare, delle navi delle quali sapevi tutto, delle città, degli uomini e degli animali. Nonna addio! Sappi che sospirerò finalmente il profumo dei fiori della terra che quaggiù i fiori non odorano. E addio a te amato padre e re al quale la morta voce della tua prediletta, dopo una notte di disperata angoscia, si perde nell'immensità del tuo mare".

"Dormite in pace, teneri amanti. Se uno di noi due, amato principe, dovrà morire sarò io quella! È il cuore della strega che vorrei trafiggere e non il tuo che tanto amai. Addio gioie del passato, io lo sento il mio cuore si scioglie in schiuma e sia dunque il mare la mia tomba".

La Strega del Mare

La trasformazione

"Ora ti preparo una bevanda che dovrai portare con te sulla terra prima che spunti il sole, e che dovrai bere sulla spiaggia, allora la tua coda si tramuterà in due aggraziate gambe. Ma ti farà male, sai, tanto male come se una spada affilata ti attraversasse le membra. Ma ricordati sirena una volta assunta la forma umana non potrai più ridiventare sirena. Mai più ricordatelo. Se non conquisterai il cuore del principe, il tuo cuore si spezzerà e tu non sarai altro che schiuma che vaga sull'onda del mare".

Lo scambio

"Tu hai la voce più bella di tutte le creature del mare, quella voce capace di sedurre gli uomini. La voglio perché io dovrò versare il mio sangue, così che il filtro diventi come spada a doppio taglio..."

La minaccia

"Principessa tu vaneggi! Non era forse nei tuoi sogni la conquista del cuore del principe? In quanto all'anima immortale l'avrai più presto di quanto tu creda. La vita è onda che scorre: oggi l'amore, domani il sepolcro. Dimmi! Hai cuore di uccidere il principe? Principessa, tu vivrai senza godere la gioia a cui aspiri, e ogni ora che scorre consumerà la tua giovinezza. Rammentalo! Ogni tuo passo segnerà il cammino verso il riposo del nulla!"

La mia danza silenziosa

"Stava un tempo nella luna la battaglia portentosa, quando Orlando paladino perse il senso dell'amore andò Astolfo in gran furore nella luna a ricercarlo. Da quel giorno avventurato la battaglia portentosa in un'ampia grotta ascesa fu nel più profondo mare. Nella battaglia che parapiglia, senno d'arguti vecchi barbuti, vi porta il vento discernimento di bei ragazzi d'uomini pazzi di brutte irose, donne vogliose, di bimbe frivole, di spose sole. L'odio e l'amore il gran dolore fanno nel mondo il girotondo".

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Dicono di me

"Sirenetta" di legno

Il Giornale Nuovo, 8 novembre 1987

"La sceneggiatura di Gianni Colla è bella e arcaica e ha scelto parole da brivido, di quelle che i bambini decifrano in base al suono, allegramente, ignari del vero significato. I personaggi hanno due qualità di vita differenti, perché quando la vicenda affonda nelle piaghe dell'oceano sono marionette e sulla terraferma sono attori".

Un amore per la Sirenetta

L'Unità, 7 novembre 1987

"Veronesi ha disegnato scene astratte molto colorate per il fondo marino, ma con colori freddi: azzurro, bianco, ghiaccio, grigio rosato. Immagini curatissime, movimenti scenici al limite della danza, l'arte di Veronesi e il fascino del ponte a vista. La Sirenetta è spettacolo per un pubblico adulto, non solo per i bambini".

Sirenetta racconta favole

Corriere della Sera, 7 novembre 1987

"Abbiamo realizzato questo spettacolo, dice Gianni Colla, non solo per far divertire, ma soprattutto per far riflettere i ragazzi sui contenuti della favola di Andersen. Una lettura che privilegia l'attualità come nel nostro stile di teatro".

Belli i mostri nella triste fiaba

La Repubblica, 14 novembre 1987

"Da cosa deriva questa passione per le marionette? Ogni giorno io lavoro dalle 7:30 a mezzanotte occupandomi di cose diverse che mi divertono e mi appassionano. Mi piace dipingere, mi piace ricercare e mi piace anche fare esperienze teatrali. E il teatro delle marionette dà alla creatività la possibilità di esprimersi liberamente".

L'estro di Veronesi sulla bella Sirenetta

La Repubblica, 5 novembre 1987

"Non è la prima volta che l'eclettico artista milanese collabora con i Colla: nel 1981 aveva infatti messo in scena con questa compagnia un'affascinante edizione dell'Histoire du soldat, mentre l'anno seguente aveva creato le astratte ed essenziali sculture per la fiaba La regina della neve, sempre di Andersen".

Anima e amore

di Beatrice Masini

Vogue Bambini, gennaio-febbraio 1988

"Attori e marionette (create in base ai bozzetti essenziali del pittore Luigi Veronesi) convivono in scena dividendosi i ruoli della vicenda, che vede una bella piccola Sirenetta innamorarsi di un principe, salvarlo dalla morte durante un naufragio e seguirlo sulla terra sacrificando la propria voce alla Strega del Mare in cambio di due estremità umane. Lo scambio costa dolori terribili a Sirenetta, ma lei sa bene che solo riuscendo a farsi riamare dal principe otterrà un'anima immortale. Anima e amore: soltanto questo desidera la piccola donna acquatica che però muta com'è, non riuscirà mai a narrare la sua storia al principe destinato a sposare una sua pari. Ma dopo tanto soffrire la Sirenetta avrà in premio l'immortalità a lungo agognata".

Il Teatro: la mia nuova casa

Il mio futuro: AI, e-book, Metaverso

Mi sono ritirata dalle scene nel lontano 1995. Le tracce della mia biografia sono custodite nell'Archivio del Teatro delle Marionette di Gianni e Cosetta Colla, conservato presso il Centro Apice dell'Università degli Studi di Milano. Amo il mare così come la terraferma, non voglio smettere di viaggiare. Quando una nuova generazione di artisti è venuta a trovarmi, è come se mi fosse tornata la voce. Grazie a loro, potrò tornare a cantare, anche senza parole.

L'AI artist Alessandra Bergamaschi ha dato vita a nuove interpretazioni delle mie amiche marionette e alle didascalie del copione di papà Gianni. Utilizzando il software Midjourney, ha tradotto in immagini i prompt ispirati ai documenti dell'archivio Colla, creando un ponte tra passato e presente.

Questa prima sperimentazione ha confermato la difficoltà nel riprodurre fedelmente uno stile artistico così complesso come quello di Veronesi. Tuttavia i risultati ottenuti aprono nuove strade per la rappresentazione visiva della mia storia. Le atmosfere un po' alla Tim Burton, un po' Disney, potrebbero essere un punto di partenza per nuovi spettacoli teatrali!

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Camilla Ippolita Donato, esperta nell'arte dell'acquerello, racconterà la mia storia attraverso un e-book illustrato. La fiaba di Andersen è già stata illustrata da decine di artisti e ha ispirato tantissimi film d'animazione. Camilla ha studiato le marionette e i bozzetti di Luigi Veronesi, ammorbidendone l'anatomia grazie alla sua vena fantasy.

La 3D artist mdvsa (Alessia Musa) e lo sviluppatore 3D Francesco Laezza mi hanno trasformato in un modello tridimensionale digitale. Divertiti a osservare le mie pinne e i miei lunghi capelli a 360°! mdvsa si è ispirata alla mia marionetta originale, apportando qualche piccola modifica. Riesci a scoprire in quali punti?

Con l'aiuto di Francesco, spero di incontrarti presto in un'app in realtà virtuale o nel Metaverso!

Questa storia è parte del progetto Marionette 3.0, realizzato dall'Università degli Studi di Milano nell'ambito del PNRR CHANGES. Clicca qui per scoprire di più.

Marionette 3.0. Valorizzazione dell'Archivio Teatro Colla attraverso prodotti e strumenti del web3

a cura di Vincenzo Pernice e Francesco Tissoni, Università degli Studi di Milano, PNRR CHANGES Spoke 2 WP4

in collaborazione con il Centro Apice (Archivi della parola, dell'immagine e della comunicazione editoriale) dell'Università degli Studi di Milano

Alessandra Bergamaschi, AI artist

Katia Bianco, ricerca e valorizzazione

Camilla Ippolita Donato, illustratrice

Francesco Laezza, 3D developer/tech enthusiast

mdvsa (Alessia Musa), 3D artist

Elena Radaelli, visualizzazione dati

Si ringraziano Stefania Mannacio Colla e la Compagnia Gianni e Cosetta Colla, Milano

Progetto PE 0000020 CHANGES, - CUP G53C22000430006,  PNRR Missione 4 Componente 2 Investimento 1.3, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU