Le avventure di Pinocchio

Canta pure Grillaccio, ma se io non mi ribello mi manderanno a scuola, e io a dirtelo in confidenza, di studiare, non ne ho punto voglia.

Carta d'identità

NOME: Pinocchio

DATA DI NASCITA: 1946

MATERIALE: legno

ALTEZZA: 60 cm

PESO: 1,5 kg

COSTRUTTORE: Gianni Colla

SPETTACOLO: Le avventure di Pinocchio, dal romanzo di Carlo Collodi

SEGNI PARTICOLARI: "Sono la prima marionetta della compagnia protagonista del nuovo repertorio dedicato ai bambini... E non è una bugia!"



©Photo Valentino Albini. Fotografo - Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali

©Photo Valentino Albini. Fotografo - Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali

Lo spettacolo-mito

Il debutto

Le avventure di Pinocchio è lo spettacolo-mito della compagnia Colla, segno di grandi svolte. È infatti l’opera che meglio rappresenta la visione di Gianni Colla e del suo modo di "fare teatro".

Un teatro per bambini e bambine

Negli anni '30 il teatro delle marionette era pensato solo per un pubblico adulto. Già a quel tempo, però, Gianni Colla, figlio d'arte, riteneva che il teatro delle marionette dovesse rivolgersi a bambini e bambine. Le avventure di Pinocchio dà il via a questa intuizione a Firenze nel 1946. In un primo momento le repliche si sono svolte nelle principali piazze italiane riscuotendo molto successo. Nel 1949 la compagnia si stabilisce a Milano, fondando il Teatro della Fiaba, a Palazzo Litta.

Attrici e attori autentici

Anche se lo spettacolo gode di un grande successo, Gianni Colla vuole introdurre un'altra importante innovazione: introdurre in scena anche attrici e attori autentici accanto alle marionette. Questa decisione ha l'obiettivo di distinguere il piano della realtà da quello fiabesco che è la chiave della magia del testo di Collodi.

Così a partire dal 1961, l'allestimento vede sulla scena Geppetto, Mastro Ciliegia, Mangiafuoco e la Fatina interpretati da attori e attrici accanto al popolo di legno. Questa innovazione, che non ha precedenti, costringe a una serie di cambiamenti anche tecnici.

Le avventure di Pinocchio è tuttora lo spettacolo in assoluto di maggior successo della compagnia Colla: nel centenario del romanzo di Collodi (1881-1981) è in tournée in Italia con nuove scenografie e dalla fine degli anni Ottanta è ripreso in ogni stagione milanese. È stato rappresentato ad Atene, Parigi, Rio de Janeiro.

Uno, tanti

Gli anni '60

"Il Pinocchio realizzato dalla compagnia F.lli Colla è un'opera quanto mai singolare. A differenza delle diverse realizzazioni cinematografiche dell'opera di Collodi, spettacolari e indubbiamente di grande valore artistico, ma difettose per immaginazione, l'interpretazione di Pinocchio realizzata dai Colla si è scrupolosamente ispirata a quel concetto morale ed educativo, che ha fatto dell'opera di Collodi un capolavoro della letteratura infantile"

Gli anni '80

"Se il popolo di legno fosse chiamato a scegliersi un rappresentante , un capostipite ideale, un portavoce, probabilmente elegerebbe proprio lui. Pinocchio, magnifico burattino ribelle e supponente, ingentilito dall'arguzia del naso a bacchetta. E questa considerazione basta da sola per commentare il Pinocchio riproposto da Gianni e Cosetta Colla al Teatro delle Marionette. Gianni Colla torna sulla scena per prendersi cura del povero fantoccino abbandonato su una sedia. Lo prende in braccio, lo coccola, come potrebbe fare con un cucciolo, e infine gli regala la vera libertà: quella di militare nel teatro". (Beatrice Masini)

Gli anni '90

"Le marionette e le scenografie sono tradizionali nel senso che riproducono con estremo verismo la morfologia dei personaggi e gli ambienti in cui la vicenda si svolge. Unica licenza quella di agire allo scoperto sul ponte di manovra: gli spettatori possono vedere come i marionettisti animano le marionette e come le marionette animano i marionettisti"

La storia è nota

Polendina

PINOCCHIO: Sono bravo quanto te a camminare!

GEPPETTO: Davvero? E allora provati!

PINOCCHIO: Subito! Ecco! Si fa così ohi! Ohi! Ohi!

GEPPETTO: Ah è così che cammini? Da' retta... si fa così. Stai su ben dritto Pinocchiuccio, testa in su. Fermo eh? Fai come faccio io... un passo avanti così con la gamba sinistra... poi portare avanti la destra... poi ancora la sinistra, uno... due.. uno... due.. Capito?

(VA A RUZZOLONI PIANGENDO)

Grillaccio

PINOCCHIO: Chi mi chiama?

GRILLO: Il Grillo parlante... che abita in questa casa da cento anni

PINOCCHIO: Oggi ci abito io. Vattene!

GRILLO: Prima ti dirò una grande verità!

PINOCCHIO: Spicciati!

GRILLO: I ragazzi che si ribellano ai loro genitori non avranno mai bene a questo mondo.

PINOCCHIO: Canta pure grillaccio... ma se io non mi ribello mi manderanno a scuola e io, a dirtelo in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia.

Il burattinaio

ARLECCHINO: Buone nuove. Il burattinaio ha starnutito e questo è segno che s'è mosso a compassione per te.

PINOCCHIO: Ih! Ih! Poveretto me!

MANGIAFUOCO: Finiscila di piangere! I tuoi lamenti mi hanno messo un'uggiolina qui in fondo allo stomaco... Etcì Etcì!

PINOCCHIO: Felicità

MANGIAFUOCO: Chi lo sa che dispiacere sarebbe per il tuo povero vecchio se ora ti facessi gettare tra quei carboni ardenti. Etcì, etcì.

Il gatto e la volpe

VOLPE: E ora che cosa vuoi farne di codeste monete?

PINOCCHIO: Prima di tutto, voglio comperare per il mio babbo una bellissima casacca nuova tutta d'oro e d'argento, e poi voglio comprare un abbecedario per me.

VOLPE: Per te?

PINOCCHIO: Voglio studiare.

VOLPE: Studiare? Guarda me: per la passione sciocca di studiare ho perduto una gamba.

GATTO: Guarda me: per la passione sciocca di studiare ho perduto la vista di tutti e due gli occhi.

VOLPE: Ascolta Pinocchio. Vuoi tu di cinque miseri zecchini farne cento, mille, duemila?

PINOCCHIO: Magari! E la maniera?

La fata turchina

FATA: Ora raccontami come capitasti nelle mani degli assassini.

PINOCCHIO: Gli andò che il sig. Mangiafuoco mi regalò alcune monete e mentre mi affrettavo a portarle al mio babbo, gli assassini tentarono di rubarmele.

FATA: E ora le monete dove le hai messe?

PINOCCHIO: Le ho perdute.

FATA: E dove?

PINOCCHIO: Nel bosco qui vicino.

FATA: Andiamo a cercarle subito.

(IL NASO SI ALLUNGA)

PINOCCHIO: Ah no no, ora che mi rammento, non le ho perdute le ho inghiottite mentre bevevo la medicina.

(IL NASO SI È ALLUNGATO SMISURATAMENTE)

PINOCCHIO: Oh Fatina mia guardate il mio naso! Poveretto me. Ma cosa succede e perché ridete?

FATA: Rido della bugia che hai detto.

Dalla carta al legno

Dialogo con Carlo Collodi e Attilio Mussino

L'edizione illustrata da Attilio Mussino de Le avventure di Pinocchio è stata pubblicata per la prima volta nel 1911. Si tratta della prima edizione a colori, divenuta un punto di riferimento fondamentale per l'immaginario collettivo. Le marionette di Gianni Colla rendono omaggio al grande classico dell'illustrazione italiana.

La sceneggiatura di Gianni Colla si ispira direttamente al romanzo di Collodi: conserva espressioni volutamente retoriche e toscanismi, rimanendo fedele al testo originale, mentre la scenografia simbolica lascia spazio alla potenza del movimento delle marionette.

Dicono di me

Attori in carne ed ossa e attori di legno insieme per raccontare le avventure del burattino più famoso d'Italia. Il viaggio di Pinocchio avrà un finale a sorpresa, diventerà si un ragazzo, ma resterà anche una marionetta appesa insieme ad un centinaio di sue "colleghe".
Corriere della sera, 5 gennaio 1999

Abbiamo scelto "Le avventure di Pinocchio", una storia così famosa che non ha bisogno di essere raccontata. Il nostro Pinocchio è tale e quale quello del libro di Collodi: con Geppetto, il Grillo parlante, il Gatto e la Volpe e la Fata Turchina.
Corriere della sera, 27 dicembre 1998

Dedicato ai bimbi, ma anche ai grandi. Se non avete ancora espresso i buoni propositi d'inizio anno, questa potrà essere l'occasione adatta per farlo, ispirandosi, senza ripeterne le rocambolesche gesta, a un celebre "bugiardone".
Il Giornale, 4 gennaio 1997

È proprio la suggestione del teatro, quelle delle marionette di Mangiafuoco, a strappare Pinocchio al suo dovere, la scuola. Il teatro il fantastico regno della favola e della fantasia di Arlecchino, Pulcinella e Colombina fa dimenticare al simpatico burattino i suoi buoni propositi.
La Prealpina, 18 maggio 1993

Le marionette e le scenografie sono tradizionali giacché riproducono con estremo realismo la morfologia dei personaggi e degli ambienti in cui la vicenda si svolge.
L'eco di Bergamo, 8 aprile 1993

Geppetto, Mangiafuoco, La Fatina, l'Imbonitore del circo del Paese dei Balocchi, il contadino del vigneto o il contadino sono interpretati da attori in carne ed ossa. Queste interpretazioni corrispondono a tutti i personaggi umani descritti da Collodi. Le marionette a loro volta interpretano in fantastico cioè tutti quei personaggi che, a rigor di logica, non potrebbero esistere.
L'Eco di Bergamo, 5 marzo 1992

Pinocchio ha per sottotitolo "favole per ragazzi di tutte le età". Collodi ad esempio si permette una satira bruciante delle istituzioni, si pensi che Pinocchio viene condannato dal giudice perchè è stato truffato. Spettacolo di attore e di parole, Pinocchio lascerà spazio all'espressione musicale. Aldo Roscio ha creato per noi sette canzoni originali con testi molto spiritosi e significativi.
L'Unità, 11 gennaio 1992

Tre "Pinocchio" per un artista solo, segno che il burattino di Collodi non suscita solo passioni ma anche ossessioni.

Ma al di là del copione, l'inventiva specialisssima dei Colla appare nelle pieghe della vicenda senza disturbarne il corso, quasi per caso: di volta in volta ssume le sembianze di un cocchio trainato da file di topini, di uno stormo di picchi chiamati a sbocconcellare il naso del burattino.
Il Giornale, 10 dicembre 1987

Una cartolina da...

Viaggi, lingue e incontri in giro per il mondo. Indovinate il luogo!

Il mio futuro tra AI e Metaverso

No, no e poi no! Non voglio diventare un bambino vero! Sono felice così come sono, una marionetta di legno con un cuore grande e tanta fantasia. E ora che ho scoperto le meraviglie della tecnologia, sono ancora più convinto della mia scelta.

Immaginate: con l'intelligenza artificiale posso imparare qualsiasi cosa, esplorare mondi lontani e conversare con personaggi storici. Con la realtà virtuale, posso vivere avventure incredibili, volare tra le nuvole, nuotare negli oceani e persino visitare la Luna!

Niente più fili. La tecnologia è la mia nuova fata turchina!

E a proposito di intelligenza artificiale, non mento se vi dico che sono rimasto affascinato dalle creazioni della AI artist Alessandra Bergamaschi. Anche se l'intelligenza artificiale non è riuscita a replicare gli stili inconfondibili di Mussino e dei Colla, quelle immagini hanno una magia tutta loro.

Hanno un'atmosfera fiabesca, un po' onirica, che cattura l'essenza delle mie avventure in modo nuovo e sorprendente. I colori sono vivaci, le forme morbide, e i personaggi sembrano usciti da un sogno. Sono immagini perfette per i bambini di oggi, che vivono in un mondo digitale e che amano le storie piene di fantasia.

Così la mia storia rinasce sempre nuova e diversa.

Ecco invece il modello 3D di mdvsa (Alessia Musa)! Nudo, essenziale, come appaio all'inizio dello spettacolo. È un Pinocchio diverso da quello a cui siamo abituati. Niente colori vivaci, niente espressione allegra. In questo modello, sono una figura di legno grezza, quasi scheletrica, con un'aria misteriosa e un po' sinistra.

Alessia ha voluto esplorare il lato oscuro della mia storia, la mia vulnerabilità, la mia fragilità. Ha messo in risalto la mia natura di marionetta, di creatura artificiale, senza nascondere le imperfezioni del legno, le crepe, le ombre. In fondo, anch'io sono un po' così, no? Una marionetta che non si accontenta di seguire le regole, che vuole scoprire il mondo a modo suo, che non ha paura di mostrare le sue fragilità. E forse questo modello 3D mi assomiglia più di quanto pensassi...

Marionette 3.0. Valorizzazione dell'Archivio Teatro Colla attraverso prodotti e strumenti del web3

a cura di Vincenzo Pernice e Francesco Tissoni, Università degli Studi di Milano, PNRR CHANGES Spoke 2 WP4

in collaborazione con il Centro Apice (Archivi della parola, dell'immagine e della comunicazione editoriale) dell'Università degli Studi di Milano

Alessandra Bergamaschi, AI artist

Katia Bianco, ricerca e valorizzazione

Camilla Ippolita Donato, illustratrice

Francesco Laezza, 3D developer/tech enthusiast

mdvsa (Alessia Musa), 3D artist

Elena Radaelli, visualizzazione dati

Progetto PE 0000020 CHANGES, - CUP G53C22000430006,  PNRR Missione 4 Componente 2 Investimento 1.3, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU